Il blog Biodivers nasce dal desiderio di far interagire tutti coloro che sono appassionati di mare, delle sue caratteristiche e degli abitanti che lo popolano!! Vuole essere il luogo d'incontro virtuale dove tutti coloro che lo vivono possono scambiarsi opinioni, chiedere informazioni, pubblicare articoli e curiosità; appunti di viaggio, foto, consigli utili ed eventi riguardanti l'ambiente marino. Subacquei, snorkelisti, docenti universitari, studenti, manager d'azienda, operai, commercianti, precari... o semplici sognatori!!





Per poter accedere devi comunque possedere un account Google (example@ gmail.com o .it) e un'invito speciale che noi ti invieremo dopo aver compilato il modulo che trovi QUI



mercoledì 6 ottobre 2010

Il giallo di Pablo

Se dovessi scegliere tra le tante immersioni che si possono fare all’Elba qual è per te la più suggestiva?? Molti fra i profondi conoscitori di questi magnifici fondali non sanno dare una risposta rapida e decisa e molteplici sono le preferenze che vengono contemplate dopo un’attenta riflessione….
Una di queste è : I PICCHI DI PABLO
Sul lato sud-est dell’isola, oltre la punta di Capo Calvo abbiamo la possibilità di ormeggiare la nostra barca al gavitello che sta lì ad indicarci il punto preciso dal quale iniziare la nostra immersione. Ci aiuta a non perdere nemmeno un minuto prezioso a nostra disposizione!! Iniziamo la discesa ed immediatamente davanti a noi si stagliano due grossi picchi rocciosi che sprofondano verticalmente fino a 33 metri di profondità.  Senza scendere fino a toccare il fondo, iniziamo a percorrere la parete mantenendola alla nostra sinistra e da subito rimaniamo colpiti dal Giallo di Pablo!!!
Non si tratta di un mistero degli abissi. Intendo proprio le tonalità di questo colore!! Misterioso a tanti è, però, l’organismo artefice di tanto splendore.
Parliamo di Parazoanthus axinellae o più semplicemente delle Margherite di Mare.


Phylum: Cnidaria, 
Classe: Anthozoa,
Sottoclasse: Hexacorallia,
Ordine: Zoanthidea
Famiglia: Parazoanthidae
Genere: Parazoanthus
Specie: P. axinellae

 Gli Cnidari (da Knide, “ortica”) raggruppano tutti quegli organismi che posseggono numerosi e microscopici corpuscoli pungenti che possono essere estroflessi per catturare le prede o per difesa. Lo cnide è più comunemente conosciuto con il noma di nematocisti, una capsula ripiena di liquido che contiene un filamento urticante cavo, avvolto a spirale che può essere estroflesso molto velocemente. Gli Cnidari vengono poi suddivisi in tre principali classi: IDROZOI, SCIFOZOI E ANTOZOI. Le Margherite di mare fanno parte degli Antozoi, i più numerosi tra gli cnidari e caratterizzati da non possedere mai, durante l’accrescimento, la forma medusoide tipica delle altre due classi. Sembrano proprio dei fiori gialli (Anthozoa significa proprio “fiori-animali”). In realtà questi organismi, coloniali quasi sempre, sono veri e propri animali che attraverso il movimento dei tentacoli catturano il plancton in sospensione e lo portano in corrispondenza della cavità boccale.

Ogni singolo organismo è un polipo che in base al numero dei tentacoli (in numero multiplo di 6) viene  classificato fra gli ESACORALLI.
Per la caratteristica assenza di un disco basale e di uno scheletro rientrano nell’Ordine degli Zoanthidea e poiché utilizzano comunemente come substrato altri organismi, nel Genere dei Parazoanthus. La sua affinità con la  spugna  Axinella cannabina
 ne caratterizza poi il nome.
Le correnti, spesso presenti in questo tratto di mare, rendono l’ambiente idoneo all’accrescersi di queste meravigliose colonie. Spesso la luce del giorno non ci regala il loro vero colore... sembra quasi manchi qualcosa. E’ come osservare un quadro non finito. Al crepuscolo, però, si trasforma in una vera e propria opera d’arte. Alifantozze, parapandali e gamberetti maggiori si muovono fra i polipi che danno rifugio a castagnole allarmate dall’elegante procedere di un grongo affamato. Stelle serpentine si nascondono rapidamente al passaggio del nostro fascio luminoso. Immancabile l’incontro con un altro bellissimo Cnidario dai lunghi tentacoli urticanti: l’Alicia mirabilis. Grossi scorfani, piccoli nudibranchi, galatee e porcellane danno vita al giallo di Pablo. Che strano… il giallo dei Parazoanthus e il nero della notte, colori che in zoologia, sono sempre associati al pericolo!! Sarà proprio questo il giallo di Pablo??

Nessun commento:

Posta un commento